Elia Vannini

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Elia Vannini ( Medicina c. 1644 - 27 Febbraio 1709) era un frate carmelitano, compositore di musica barocca. Fu maestro di cappella nella cattedrale di Ravenna dal 1677 al 1701. Pubblicò 5 opere. Nel XVIII secolo la sua musica continua a essere suonata per alcuni decenni dopo la sua morte. A partire dagli anni ‘70 del XX secolo un rinnovato interesse verso la sua musica portò a nuovi studi delle sue opere e a concerti pubblici. Una scuola primaria di Medicina è stata dedicata proprio ad Elia Vannini.

Indice[edit]

  1. Biografia
  2. Opere
  3. Carriera
  4. Luoghi
  5. Fortuna

Biografia[edit]

Elia Vannini è nato a Medicina nel 1644, alla fine di marzo; infatti è stato battezzato col nome di Giuseppe il 31 marzo nel fonte battesimale ancora presente nella chiesa parrocchiale di Medicina.

Era l’ultimo di 8 figli di una famiglia non ricca, che lavorava un terreno della parrocchia.

Nel 1661 entrò a far parte del Convento dei Carmelitani di Medicina dove incominciò a studiare musica fino a conseguire la patente di maestro.

Nel 1662 prese i voti e nel 1667 venne ordinato sacerdote.

Il primo successo di cui si ha notizia riguarda l’esecuzione di sue musiche per l’inaugurazione del Convento di Santa Maria delle Grazie a Bologna, vicino Porta san Mamolo, nel 1672.

Il Convento delle Grazie era stato acquistato per i Carmelitani con il denaro del medicinese Padre Emilio Jacomelli e Vannini fu mandato a dirigere le musiche, scritte da lui, per la festa dell’Incoronazione della Madonna che lì si venerava.

Sappiamo da una lettera che lui scrisse ai suoi confratelli a Medicina che la festa fu un

successo e le sue musiche furono apprezzatissime.

Nel 1677 Vannini venne assunto come Maestro di Cappella presso la Cattedrale di Ravenna, ma sappiamo che già da qualche anno lavorava là come organista e sostituiva il Maestro di Cappella ammalato. Nei quasi 25 anni che Vannini trascorse a Ravenna, scrisse molte musiche per la cattedrale e per altri monasteri e confraternite della città. Tra i suoi compiti c’era anche quello di maestro di canto presso il seminario e dava lezione di musica a molti allievi. Possiamo conoscere la musica di Vannini consultando i manoscritti conservati nell’archivio di Ravenna.

Dall’analisi dei suoi manoscritti possiamo vedere che Elia Vannini era anche un buon miniatore e che apprezzava la pittura. I suoi fogli sono decorati non solo con bei capolettera, ma anche con monogrammi e disegni. A prova del suo amore per l’arte citiamo il fatto che al ritorno a Medicina pagò con i suoi risparmi per far dipingere scene della vita del profeta Elia, figura biblica di riferimento dell’ordine Carmelitano, nelle lunette sotto gli archi del chiostro del convento, e anche alcuni dipinti in varie parti della scala. I dipinti sono andati perduti durante successive fasi di restauro dell’edificio, mentre le scene nel chiostro furono fatte cancellare da un nuovo priore pochi anni dopo, portando come motivo che “il muro schietto e bianco è sempre più pulito”.

Nel 1701 Vannini si ritirò dal suo lavoro a Ravenna e tornò al convento di Medicina. Gli fu affidata la direzione del Terz’Ordine Carmelitano oltre al ruolo di organista della chiesa parrocchiale, e sicuramente anche di quella del convento, e maestro di musica di molti giovani allievi.

Morì il 27 febbraio 1709. Possiamo leggere i necrologi che vennero scritti per lui dal priore del suo ordine e da don Giovanni Ghelli, Arciprete di Medicina e personaggio molto colto e brillante, anche lui musicista.

[...]La cetra si è volta al pianto. 27 febbraio 1709. Il reverendo Padre e Maestro  Elia Vannini, carmelitano di questa patria, di anni 65, celeberrimo virtuoso  d'organo nonché esperto compositore che per vent'anni è stato Direttore e  Maestro di Cappella nella Cattedrale di Ravenna, e ora suonatore d'organo in  questa Terra, nella nostra e in altre chiese, Padre di somma bontà ed esemplare per devozione, con grandissimo dolore e rimpianto di questa Terra ha reso  l'anima a Dio, dopo aver ricevuto i sacramenti dai suoi confratelli. E mentre la sua anima contempla le armonie e le proporzioni tra le sfere della musica perfetta, il suo corpo è stato sepolto nell'arca degli stessi Padri. Il giorno primo  del mese di Marzo 1709[...]

Vannini fu sepolto nella chiesa dei Carmelitani, ma, quando fu terminata la nuova Chiesa del Carmine, nelle operazioni di trasloco delle tombe il corpo fu perduto. Non si sa che aspetto avesse, perché nessuno l’ha mai descritto né ritratto.

Opere[edit]

Carriera[edit]

Elia Vannini già nel convento di Medicina studiava musica.

Completa gli studi a Ravenna e a Massa Lombarda, dove ha fatto anche un tirocinio.

Nel 1672 vive a Bologna nel Convento Carmelitano di S. Maria delle Grazie dove vengono eseguite per la prima volta le sue musiche in occasioni ufficiali. Una sua lettera riporta quanto la sua musica fu apprezzata. Probabilmente ebbe 2 patenti da maestro.

Dal 1677 al 1701 ha lavorato come maestro di cappella nella cattedrale metropolitana di Ravenna. Qui ricoprì il duplice incarico di maestro di cappella e anche organista del duomo, oltre che altre collaborazioni richieste da monasteri e confraternite della città, ampiamente indagate dallo studioso Paolo Fabbri.

Tra il 1691 e il 1699 pubblica 5 opere a stampa.

Nel 1701 si ritira nel convento di Medicina ricoprendo l’incarico di organista nella Chiesa Arcipretale, segue e dirige il Terz’ordine carmelitano e insegna musica.

Luoghi[edit]

Il convento carmelitano di Medicina, in cui fu accolto nei anni ‘60 del Seicento il giovane Vannini, ha nel tempo notevolmente modificato assetto e fisionomia per essere stato sottoposto a numerosi interventi di ristrutturazione, sia dagli stessi carmelitani che in tempi successivi.

Ai tempi di Elia Vannini il convento comprendeva una piccola parte rispetto alla struttura che si ingrandì grazie a interventi effettuati dai carmelitani entrati in possesso di notevoli ricchezze e alle necessità dovute al numero crescente di frati.

Prima della morte di Vannini hanno iniziato a costruire una nuova chiesa.

Dopo la soppressione degli ordini religiosi il convento divenne proprietà del Comune che vi instaura la sua sede, ancora oggi è la sede degli uffici comunali.

Il complesso di S.Maria delle Grazie a Bologna, fu comprato nel 1670 con denaro proprio da Padre Emilio Jacomelli che all’epoca era generale dell’ordine, il quale si riservò il diritto di disporre alcuni spazi a proprio uso e del convento di Medicina. Presso S.Maria delle Grazie Vannini trascorse del tempo e in quella chiesa, nel 1672 fece il primo successo come compositore. Questo complesso carmelitano bolognese, posto nei pressi di Porta San Mamolo, non esiste più perché è stato distrutto dalla soppressione napoleonica.

La metropolitana di Ravenna del V secolo in cui Vannini esercitò il suo lavoro di maestro di Cappella fu demolita e ricostruita a partire dal 1733.

Dell'originale rimangono 2 grandi cappelle laterali del transetto erette nel Seicento.

Durante il suo noviziato e tutti gli anni di servizio alla cattedrale di Ravenna Vannini visse nel convento della chiesa di S. Giovanni Battista, di epoca anteriore al XI secolo.

I frati carmelitani a metà del Seicento ristrutturarono la chiesa nello stile del tempo.

Adesso di quel convento non rimane più niente.

Nella chiesa arcipretale di S. Mamante di Medicina, Giuseppe Vannini (poi Elia) aveva ricevuto il battesimo nel 1644 e la cresima nel 1651. Dal 1701 al 1709 vi svolse il ruolo di organista. Anch’essa non presenta la sua forma di quegli anni in quanto verrà completamente ricostruita dal 1735.

L’antico fonte battesimale è ancora quello in cui fu battezzato Elia Vannini e molte parti dell’organo sono le stesse su cui lui suonò.

References[edit]

BIBLIOGRAFIA

Musica a stampa

Vannini, Elia, Litaniae quinque, sex, & octonis vocibus cum instrumentis musicis notis compositae ... liber secundus, Opus Quartum, Marino Silvani, Bologna,1698 (RISM A/I V 978).

Vannini, Elia, Sinfonie a tre, due violini, e violoncello col suo basso continuo, e la violetta ad libitum ... opera prima, Gioseffo Micheletti, Bologna,1691 (RISM A/I V 975).

Vannini, Elia, Litanie della Beata Vergine a 4. 5. e 6. voci, con violini a beneplacito ... opera seconda, Pier Maria Monti, Bologna,1692 (RISM A/I V 976).

Vannini, Elia, Psalmi ad Completorium duabus, tribus, quatuorque vocibus musicis notis compositi cum sinphoniis ... opus quintum, Marino Silvani, Bologna, 1699 (RISM A/I V 979).

Vannini, Elia, Psalmi ad Vesperas musicis trium, et quattuor vocum concentibus accommodati um quattuor instrumentis musicalibus ... opus tertium, Pier Maria Monti, Bologna, 1693 (RISMA/I V 977).

Vannini, Elia, Sonata prima (1691), a cura di Medardo Mascagni, Bologna, A.M.I.S.,1972.

Vannini, Elia, Et exultavit: aria dal Magnificat per soprano, viola d'amore e basso continuo, acura di Medardo Mascagni, Bologna, A.M.I.S., 1985.

Onoranze ad Elia Vannini da Medicina: 3. concerto del complesso strumentale da camera e del coro dell'Università di Bologna: Medicina, domenica 1 ottobre 1972, a cura di Giuseppe Vecchi; trascrizioni e realizzazioni di Medardo Mascagni, litografia f.a.r.a.p di S. Giovanni in Persiceto, Bologna, 1972.

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Vannini, Elia, Missa pro defuntis quattuor vocibus, Archivio Arcivescovile della cappella musicale di Ravenna, 1701.

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Mostra storico-documentaria promossa dal Comune di Medicina in occasione del terzo centenario della morte del musicista Elia (Giuseppe) Vannini, Medicina 1644-1709, testi a cura di Enrico Caprara, Marco Cecchelli, Barbara Cipollone, Giovanni Fanti, Raffaele Romano Gattei, Luigi Samoggia, Luigi Vannelli, 2009 (raccolta .pdf di materiali su Vannini forniti dalla Biblioteca Comunale di Medicina).

SITOGRAFIA

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